Davide Battaglia
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Davide Battaglia
Riflessi Pronti
Rimanendo fedele al movimento artistico dell’iperrealismo italiano, il giovane Davide Battaglia, usa inizialmente il mezzo fotografico per catturare alcuni momenti (inter)personali della sua/nostra vita quotidiana, semplici, fugaci e preziosi. “…Il mio modo di lavorare, con una macchina fotografica sempre pronta a immortalare riflessi fuggevoli.” dichiara l’artista, ma come un vero iperrealista non si ferma qui. Procede alla necessaria riproduzione pittorica di queste fotografie, trasformandole in dipinti ad olio su tela e così nascono i lavori particolari dell’ artista genovese. Nel suo caso la dualità nell’uso dei mezzi (fotografia e pittura) che caratterizza l’artistica produzione iperrealistica coesiste con una dualità basilare che determina la struttura interna delle opere. La coppia fotografia/dipinto è coerente con la coppia realtà/riflesso della realtà che è la caratteristica principale dell’argomento artistico nei lavori di Davide Battaglia.
Nelle sue opere c’è sempre l’elemento del riflesso di una figura umana e del proprio scenario che la circonda, su superfici piccole o grandi come specchi (The Calling), finestre (Genova) e vari oggetti (Time Obsession). Questo riflesso crea realtà molteplici che si completano a vicenda e al tempo stesso, operano in contraddizione con una possibile realtà unica. Nella medesima opera è ovvia la sintesi armonica tra le diverse realtà percepite e si vede anche che si spezza la sua unità lasciando spazio alle osservazioni diverse del tema principale. La dualità è ancora evidente ed è accompagnata da un movimento intenso e veloce come un riflesso pronto. A livello tecnico c’è la transizione dalla fotografia alla pittura e poi succede quella dall’una realtà all’altra. La riproduzione, parola chiave dell’ iperrealismo, cede il passo al riflesso, parola chiave del linguaggio artistico di Davide Battaglia. Questo riflesso però è caratterizzato da un effetto moltiplicatore che ci porta alla percezione della realtà quotidiana dai nostri diversi punti di vista. Nello spazio pittorico un piano ne crea un altro consecutivamente e continuamente. Il fattore tempo, attraverso il suo ruolo doppio, definisce radicalmente il risultato artistico finale. Da una parte scorre senza interruzione, creando realtà ripetute ma sempre uniche, dall’altra ci permette di isolare alcuni loro aspetti/momenti.
Usando la sua macchina fotografica e poi componendo la sua scena pittorica, Davide Battaglia sceglie quelle istanze della nostra vita personale o sociale, per fermare il tempo anche solo per un momento. Il momento scelto e riflesso in dimensioni parallele, è quello che l’artista ha deciso di evidenziare, rivelare e renderlo visibile da tutte le informazioni visuali della nostra vita quotidiana, urbana e contemporanea. Un’occhiata fugace o esplorativa al nostro riflesso in uno specchio nella nostra casa, uno sguardo persistente verso gli occhi riflessi del nostro amante nella finestra, una rilassante sigaretta nella macchina. Questi frame-stop semplici ma molto significativi, sono pieni di domande agonizzanti, vanitose, ingenue, confermative che rimangono sempre appese e senza risposta. Il chiedersi è visibile ma il rispondere rimane nascosto fra la realtà e il suo riflesso. Qualcosa si vede e qualcosa va completato dalla nostra immaginazione, giocando sulla nostra percezione, come succede nella nostra vita reale. Ciò che ha importanza è la ricerca di neutralità dell’osservazione e nel caso di Davide Battaglia parliamo di un’osservazione resa specifica tramite le dimensioni create dai riflessi.
Zoe Fragoulopoulou
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