Waking Dream
Digital Photopaintings di Andrea Simoncini Gibson
SpaziArti Ungallery – corso Buenos Aires 23, Milano
dal 7 al 29 aprile 2011.
I lavori di Andrea Simoncini raffigurano il corpo femminile nei suoi aspetti più svariati. Sono ritratti di donne che pongono in risalto forme e pose rappresentative della loro femminilità. Donne differenti non soltanto per le loro sembianze fisiche, ma anche e soprattutto per il loro aspetto espressivo.
L’esposizione presentata a SpaziArti si può dividere in due gruppi di opere.
In un primo, l’artista pone in risalto una valenza simbolica rappresentata da elementi intrusi, posizionati sui corpi delle modelle. Lucertole e ragni che rimandano a sentimenti di timore. Rane tentatrici, come quella in “Waking Dream” che insegue la mosca. Farfalle e bruchi, metafore di mutazione del corpo femminile. Dal punto di vista compositivo, non mancano i riferimenti alla storia dell’arte: in “Entranced” non può non vedersi il richiamo al Cristo del Mantegna. In altre opere, invece, il riferimento è alle Veneri e alle Madonne rinascimentali o alla figura di Eva, madre dell’umanità, ma anche simbolo della tentazione per eccellenza.
In un secondo gruppo, le opere hanno come soggetto le cosiddette pin-up: giovani donne dai corpi tatuati e dalle pettinature post-punk o casalinghe provocanti accomunate da autentici sentimenti contrastanti, trattati con accattivante ironia.
Simoncini ci rende un campionario di veneri moderne, dee contemporanee dagli sguardi vitrei ma penetranti. Immagini di serena staticità o di inquietanti turbamenti che invitano ad interrogarci, che ci offrono intriganti spunti di riflessione sulla linea di confine tra realtà ed immaginazione, tra passato e presente, tra sacro e profano.
Le donne ritratte da Simoncini, riunite da un pallore quasi disarmante, ci fanno intravedere la dimensione sacra delle figure femminili moderne, sono icone rappresentative della contemporaneità, ma al tempo stesso reincarnazione dei simboli dell’arte del passato.
Anna Chiara Giorgetti