vortex
Il 25 marzo inaugureremo la mostra VORTEX, in cui saranno esposte le opere di tre artisti provenienti dalla stessa terra (la provincia di Lodi) e appartenenti alla stessa generazione (sono tutti nati negli anni 50), ma dalle produzioni e dal linguaggio completamente differenti: Giuseppe Borella, Arduino Quintini e Roberto Scarioni.
Giuseppe Borella è il metafisico di questo talentuoso trio. Le figure da lui dipinte sembrano prigioniere di un mondo fatto di incomunicabilità e silenzio. I corpi nudi (spesso dipinti in scorci avventurosi) e le misteriose architetture delle ambientazioni calano lo spettatore in un universo narrativo fatto di simboli arcani e allegorie a cui abbandonarsi.
Arduino Quintini è un pittore il cui linguaggio artistico è stato definito “astratto-geometrico”: indaga in particolare il colore e I suoi effetti di miscelamento partendo da forme geometriche elementari, a volte distorcendole per creare una percezione di movimento. In questo gioco serissimo di rimandi pop e sperimentazioni ardite, l’emotività del fruitore viene profondamente stimolata e coinvolta.
Roberto Scarioni, l’unico materico della nostra esposizione, prosegue negli ultimi anni un originalissimo percorso di ricerca di cui protagonista assoluto è uno strumento che tutti conosciamo molto bene ma utilizziamo per scopi meno “nobili”: la forchetta!
In queste opere di grande ispirazione, una ricerca estetica pura incontra l’arte povera. Il tutto arricchito dalla trovata di esporre le stesse forchette utilizzate per la sua produzione come parte fondamentale dell’opera stessa: un’arma del delitto appuntita e lasciata bene in vista.
Glauco Manzoni