Giuseppe Borella
Giuseppe Borella (1955, Casalpusterlengo (LO)) sposa appieno la fantasia creativa della sua immaginazione trasformandola idealmente su tele di ampio respiro dove lo spazio sembra essere senza tempo ed epoca e la ricerca cromatica identifica i recessi più intimi della mente. I richiami ellenistici di certi suoi dipinti, tra le drappi e capitelli evocano epiche omeriche mitologiche, sono dominati dalla centralità delle figure umane, prive di di organi tattili, che sembrano proiettare l’essere identità in un futuro prossimo tanto misterioso quanto preoccupante, in una rappresentazione allegorica della legge del contrappasso di dantesca memoria. Fantasia e creatività si abbinano in universi incantati i cui è presente un forte desiderio di comunicare. Il pittore propone, con le sue opere, una fuga dalla quotidianità per immergere il fruitore in un racconto dove l’uomo, anche se appena percepito, è costantemente presente. Immagini suggestive propongono una narrazione che si sviluppa con ricchezza di dettagli espressi mediante una vitalità ritmica capace di movimentare la composizione. Un linguaggio pittorico che valorizza una stesura formale pensata e costruita nell’eleganza e nell’armonia dell’elaborazione. Riflessioni, pensieri, messaggi si trasformano in metafore dove favola e realtà si fondono.