Alberto poggia – IMPRONTE DI LUCE
IMPRONTE DI LUCE
Tra il Grafico e il Pittorico
Nella sua ricerca sulla “Luce” dopo le molte acqueforti stampate a acolori (miniature), con scritte il latino, ebraico e tibetano, con simboli religiosi-mistici è approdato alla pittura anche a grandi dimensioni: i colori sono acrilici e vengono utilizzati spesso come acquerelli, creando speciali venature…. spruzzati, sfumati, sono lo specchio della sua anima…. eppure ci sono linee precise con scritte che sembrano stampate… poi i simboli, come l’albero, la colomba, le ali di una enorme farfalla di luce, prendono il sopravvento dando vita a significati sempre nuovi. L’artista è sì credente “cristiano-cattolico” ma nella sua ricerca è venuto a contatto con il buddismo tibetano, aperto alle più serie realtà mistiche di altre religioni. La luce ci rivela, rimanda a qualcosa, meglio Qualcuno più grande di noi ma che si è fatto vicino…. condivide ogni istante e ci illumina il cammino!
Una Luna luminosissima è al centro di un tondo (tela di 70 cm.) e 8 alberi fasciati di vergine luce bianca-argentea ne fanno da corona, – in latino Albus, bianco, è da accostarsi all’ebraico Laban, che ha lo stesso significato e il cui femminile Lebanah designa la Luna; in latino Luna significa sia bianca sia luminosa: idee collegate fra loro (il colore di Maria: “vergine e sposa, Figlia dello stesso Figlio….”, ci illumina così il Poeta della “ Divina Commedia”).
Misterioso bosco incantato con reminiscenze celtiche (o luce di un centro, un faro occhio da sempre luminoso) la luce bianca simboleggia la realtà suprema, il “Nirvana” la coscienza di Dio. Nella religione Cristiana il bianco è il colore indossato per tutti i sacramenti, e i Druidi si vestivano di bianco per il Battesimo.
Pace e manifestazione della Verità Divina nel trittico “Petali di Pace” con segni di ispirazione celtica, dal rosa al violetto al verde acqua (in totale tela di 25 x 60 cm.), i colori della speranza e della ricerca pacifica, armonia ritrovata, pur in una metamorfosi continua che apre sempre nuove prospettive. Nella religione Indù e in quella Cristiana, la divinità assume tre aspetti che formano quella che viene definita Trinità.
In una piccola tela 20 x 20 cm. C’è l’Immenso al di là del tempo e dello spazio conosciuti…. un orologio che non ha le lancette e una piccola farfalla (simbolo della Risurrezione). La farfalla, ma questa volta gigante ritorna in un’altra tela (1 metro x 70 cm) e al centro una stella ha otto punte… tutto in movimento nella Luce eterna dorata che tutto illumina…. giungerà a destinazione questa speciale stella per la “libertà del popolo Tibetano”? (traduzione della scritta che si trova in basso sulla destra).
Noi siamo luce nello spazio, e la nostra essenza è completamente luminosa… la luce sembra raggiungerci in ogni dove, o meglio se osserviamo bene emerge dal di dentro, dunque dal profondo.
Ogni tela ha un punto luce e tutto viene illuminato, atmosfera irradiante gioia, pace, serenità (nelle loro piccole dimensioni di nove tele stampate realizzate partendo con sovrapposizioni o semplici accostamenti di carte speciali e pietruzze di cristallo elaborate al P.C.: gli effetti di luce, anche dai riflessi colorati ci rimandano la presenza delle ali degli Angeli, Stelle che ruotano dandoci l’idea di Infinito). La luminosa “Stella del Mattino” rappresenta la Vergine Maria, sta a noi vederla, o almeno sentirne la presenza costante di pace, come si evince dalla sua prima raccolta poetica “Pause di Luce” del 2005 (scritte in alcuni anni di meditazione) a cui seguono “Messaggi Incantati” del 2006 e “Risonanze Segrete” del 2009, fino ad arrivare alla nuova raccolta inedita “Il Tempo dell’Eterno Splendore”, e tutte saranno presentate con copertine create dall’Artista stesso.
Anche i segna-libri, con minimi rilievi, sono stati realizzati con il torchio-calcografico, completati con foglia d’oro, gocce di luce che rimandano alla Luce della Creazione.
Ne “I Colori della Natura” monotipi (di dimensione 24 x 32 cm) si possono intravedere il Cielo, il Bosco, il Mare e piccoli specchi d’acqua, con varie intensità luminose, sono realizzati su carta speciale Alcantara.
Ultima nuova tela dal titolo “La Luce dell’Amore” di dimensione 30 x 30 cm., con una scritta in ebraico: “l’agnello dell’Olocausto”, con un mistico ovale che ci rimanda alla mente illuminata di Luce Divina.
Il discorso pittorico di Alberto Poggia richiama a viso aperto e senza fraintendimenti, l’invito a ricercare una bellezza perduta, che è però presente nell’Armonia del Creato.
Questa Bellezza è Verità, stimola alla Pace ed alla Tolleranza. Il colore, le forme, la sinuosità della parola, il suo suono… un percorso che osservandolo con attenzione e sensibilità porta lontano…
Andrea Sassi
Scrittore, narratore, libero ricercatore ha partecipato a vari concorsi letterari nazionali.
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