GIUSEPPE CASALI
Un filo lega Giuseppe Casali al mondo del mare, figlio di pescatori, figlio del mare. In cima al molo del porto canale Leonardesco di Cesenatico, capeggia il monumento in memoria di alcuni pescatori deceduti in seguito allo scoppio di un residuo bellico e tra questi c’era il padre dell’ancora non nato Giuseppe.
Cresciuto tra le reti e il profumo salmastro del mare, ha ereditato proprio dal padre il dono del canto e della musica. In lui, quindi, albergavano due diverse correnti artistiche. Tuttavia, anche se non ha mai abbandonato la musica, è la pittura che ha preso il sopravvento.
Attratto da dipinti di maestri che esponevano nella sua città, ha sentito il fascino e la forza dei colori prendere in modo totale la sua mente e questo lo ha portato, ancora adolescente, a volersi esprimere direttamente sulla tela. Nacque così lentamente ma con continuità la trasposizione dei suoi sentimenti, delle sue sensazioni, che dal cuore ancora oggi si trasmettono su tele bianche fino a divenire pregiati cromatismi e “segni” di colore sempre più raffinati. Allievo di Walter Masotti, Casali, raccoglie dal maestro che lo ospita nel proprio studio tutti gli insegnamenti tecnici e spirituali, fino a staccarsi ed improntare una propria ricerca, che lo porta ad una vera e propria formazione artistica individuale, dove si riconosce sia dai soggetti particolari che dall’ uso della tavolozza.
Anni di ricerche, continuo lavoro e confronti a livello di manifestazioni e concorsi, lo hanno portato ad una affermazione in campo nazionale dove numerosi riconoscimenti di alto livello lo hanno ripagato dell’impegno profuso. La pittura di Casali, si può definire “neo-figurativo contemporaneo“.