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GIORGIO PIOVELLA

Giorgio Piovella nasce nel 1940 a Milano, dove, agli inizi degli anni sessanta, frequenta la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco sotto la guida di Kengiro Azuma, assistente personale di Marino Marini fino al 1979.

Coltiva la sua passione pittorica contemporaneamente al lavoro di pubblicitario.

Le sue prime mostre risalgono agli anni settanta presso la Galleria Isola, dove propone una pittura che risente dell’influenza metafisica di De Chirico, in questo periodo le sue opere tendono al sogno, all’onirico, alla dimensione dell’interiorità dell’uomo.

I suoi quadri rappresentano protagonisti delle carte da gioco come: re, regine, cavalieri che nel tempo si trasformeranno acquisendo ruoli differenti nella dinamica del racconto pittorico, ma che continueranno ad essere il tema ricorrente.

La sua stagione metafisica ha vita breve. Viaggi in Toscana ed in Umbria lo avvicinano ai grandi della pittura rinascimentale che influenzeranno notevolmente il suo lavoro. Le soluzioni spaziali suggerite da Piero della Francesca e Paolo Uccello si insinueranno nella costruzione e nella divisione armonica degli spazi e dei piani, tutto ciò al fine poetico del dipinto.

Lavora preferibilmente ad olio su tela, fa uso dell’acrilico quando il soggetto lo richiede, nelle sue opere si intuisce un disegno preciso, chiaro, pulito,una costante attenzione ai ritmi senza per questo cadere in uno sterile esercizio cromatico.

I suoi lavori sono il frutto di una giocosa elaborazione interiore, di una ricerca assidua e costante che ne testimoniano la serietà e la profondità del suo impegno pittorico. Sono opere senza tempo cariche di un surrealismo sottile che affascina e seduce.

Basta un briciolo di buon gusto, e saper godere di ciò che è bello per lasciarsi coinvolgere da storie di vescovi, cavalieri, dame, re, regine, calati in un’atmosfera rarefatta, magica, incantata.

Stupendo il suo rinascimento apparentemente naif, davvero gran mano e gusto immensi. Il suo dipingere trasuda di sensibilità voluta e cercata, perfetto modo di far arte, gran tecnica e sapiente cromatismo.