Matteo Gubellini nov26

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Matteo Gubellini

L’Artista e i suoi soggetti

Gubellini è un giovane artista ormai affermato in vari campi artistici, nei quali si muove con grande esperienza e sicurezza, sia che si tratti di arti visive, di letteratura o di musica.

Il suo soggetto preferito è l’essere umano o, meglio ancora, le reazioni dell’uomo di fronte al mondo, del quale è osservatore con occhio attento e vigile. Non a caso, l’occhio e lo sguardo sono i temi più ricorrenti delle sue creazioni: i suoi personaggi ci scrutano, ci interrogano, fissandoci con i loro occhi, ponendoci domande che ci stimolano alla riflessione e all’introspezione senza abbandonarci alla banalità e all’essere superficiali verso il mondo che ci circonda, e verso noi stessi. Di fronte alle immagini di Gubellini, come per incanto, siamo portati a dare una risposta ai quesiti che l’artista implicitamente ci pone, diventando protagonisti di un nostro personale processo di maturazione interiore.

L’osservatore come protagonista

E Gubellini ci rende protagonisti mediante due classici trucchi/magie: in primo luogo, quello di dare alla nostra immaginazione il compito di fissare i margini delle sue forme sfumate; in secondo luogo, quello di invitarci ad “entrare” a far parte delle sue scene e ad immedesimarci nei suoi personaggi ondivaghi, apparentemente in attesa di indicazioni “esterne” su come agire e affrontare le situazioni, spesso problematiche, in cui si trovano. E tutto ciò avviene sempre con la stessa delicatezza che Gubellini mostra di usare nelle meravigliose illustrazioni create per i libri per bambini, cioè con la stessa profondità di simbolismi e di saggezza che soltanto le fiabe racchiudono.

La tecnica e l’umana inquietudine

Attraverso le sorprendenti composizioni e la sua originalissima padronanza tecnica, Matteo Gubellini ci fornisce una ineguagliata varietà di raffinate “situazioni” emotive e di complesse “drammatizzazioni”.

Le suggestioni che ci offrono le sue opere ci invitano a divenire co-autori e a fare nostri gli animali (più mitologici che reali), le donne/muse (un po’ “inquietanti”), e i personaggi fiabeschi e circensi, dei quali Gubellini popola le sue composizioni. Le opere del giovane artista rivelano, ancora una volta, che quanto più la realtà appare piena di leggiadra grazia, di rassicurante amabilità, di classico e apparentemente solido equilibrio, tanto più vi si celano umana inquietudine e infiniti quesiti.

E’ la complessità misteriosa della nostra vita interiore al cospetto della realtà, con le sue crudezze e le sue eterne sfide, che ci viene presentata nei lavori tanto ricchi di stratificazioni e di significati che soltanto la mano lieve e poetica di un giovane maestro come Matteo Gubellini può creare.

Bruno De Feo, 1 giugno 2010